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Patologia della cuffia dei rotatori

Patologia della cuffia dei rotatori
Michele Verdano, specialista in chirurgia della spalla, utilizza una tecnica innovativa: la sutura transossea

Esiste una nuova tecnica per curare le rotture dei tendini della cuffia dei rotatori che consente una guarigione più rapida. A utilizzarla con successo è Michele Verdano, ortopedico dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, specialista in chirurgia della spalla, in forza al Medi Saluser.
«Parlando di spalla, le patologie della cuffia dei rotatori sono fra le più frequenti – spiega Verdano – si tratta di problemi tendinei, spesso invalidanti che causano molto dolore anche notturno.
È una patologia piuttosto comune che interessa tantissime persone e che, con questa metodo innovativo, si può risolvere più velocemente e con minori disagi».

Quando la lesione ai tendini della cuffia dei rotatori rende indispensabile l’intervento, si ricorre all’artroscopia. Quest’ultima consente di accedere all’articolazione praticando piccole incisioni sulla cute, attraverso cui vengono poi inseriti gli strumenti per ricostruire i tendini e le strutture capsulo-legamentose.

L’intervento chirurgico classico, consiste nel ricollegare il tendine alla testa dell’omero (osso del braccio) e fissarlo all’osso in genere con l’utilizzo di microviti (ancore) in titanio, nel caso della tecnica utilizzata dal dottor Verdano, unico a Parma a operare con questo procedimento, viene effettuata una sutura transossea che dà, fra l’altro, una stabilità maggiore.

«Dopo l’intervento – spiega Michele Verdano – il paziente dovrà indossare un tutore per due o tre settimane per poi effettuare un programma riabilitativo con l’aiuto del fisioterapista. La riabilitazione varia dai 3 o 6 mesi, dopo la quale si può ritornare alle normali attività, comprese attività sportive intense o lavoro pesante. Rispetto all’intervento chirurgico tradizionale – conclude Verdano – questo tipo di tecnica rende l’impianto più stabile e i tempi di degenza e di recupero si abbassano».