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Diagnostica Prenatale Non Invasiva

DIAGNOSTICA PRENATALE SU SANGUE MATERNO – NIPT

SCREENING PRENATALE DELLE ANOMALIE CROMOSOMICHE

Trisomia 21 Trisomia 13  Trisomia 18

Sesso fetale

Frazione Fetale

Anomalie X/Y

Test Genomico Cario

Un prelievo di sangue della gestante, a partire dalla decima  settimana,  permette di valutare la possibilità che il feto sia affetto da anomalie cromosomiche quali la trisomia 21, causa della sindrome di Down, la trisomia 13 causa della sindrome di Patau, la trisomia 18, responsabile della sindrome di  Edwards, e il sesso fetale.

Queste tre anomalie raccolgono il 60% di quelle più frequenti che possono essere indagate senza tecniche invasive.

E’ possibile inoltre lo screening completo delle anomalie cromosomiche estesa a tutti i cromosomi ottenendo il cariotipo molecolare.

La accuratezza di queste analisi supera il 99%

I nostri test rispondono alle Linee Guida del Ministero della Salute e della Società Italiana di Genetica Umana che raccomandano il sequenziamento del DNA, cioè la sua lettura e il calcolo della frazione di DNA fetale.

Il test non è diagnostico in quanto il campione è un mix del DNA materno e del DNA fetale. Per questo non sostituisce l’analisi del cariotipo da amniocentesi e villocentesi.

La accuratezza del test si rafforza con la esecuzione della translucenza nucale e della ecografia premorfologica, riducendo così la frequenza di falsi negativi. In conformità con i criteri tecnici sopra indicati sono state scelte piattaforme strumentali Roche e Illumina da cui sono stati sviluppati i test.

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HARMONY (Ariosa)  elabora 2000 letture del DNA fetale con tecnica a.CGH. Focalizza le trisomie principali 21, 18, 13 e, opzionali, le aneuploidie X e Y. Definisce la frazione fetale.

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PRENATALSAFE (Genoma, Roma) Elabora da 20000 a 60000 letture del DNA fetale con tecnica di sequenziamento totale. Studia le trisomie principali 21, 18, 13 e, opzionali, le aneuploidie X e Y. Prenatalsafe Karyo analizza tutto il genoma (dup/del superiori a 10Mb). Definisce la frazione fetale.

SCREENING PRECONCEZIONALE E PRENATALE DELLE MALATTIE GENETICHE FREQUENTI

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www.plurigentest.it

Fibrosi Cistica (CF)

Atrofia Muscolare Spinale (SMA)

Sordità Nuerosensoriale

Sindrome X Fragile (FRAXA)

PGT1logo

Sono 6.000 all’incirca le malattie genetiche che possono colpire il bambino nei primi tempi di vita. Almeno uno dei genitori in questi casi è portatore sano senza saperlo.

L’assenza di casi di malattie genetiche in famiglia non è significativo, poiché non sempre si è già manifestata la malattia nei familiari.

L’indagine può essere eseguita dalla paziente e/o dai familiari prima del concepimento o durante la gravidanza. Chiunque può eseguire l’indagine, quale strumento di utilità sia per se che per i propri familiari.

Un prelievo di sangue della paziente, prima o durante la gravidanza, consente di studiare la predisposizione a trasmettere al feto malattie gravi, di cui i genitori possono essere  portatori inconsapevoli.

Le malattie genetiche sono gravi e colpiscono circa quattro bambini ogni mille nati (4/1000), quindi non meno importanti della malattie cromosomiche (la Trisomia 21 che viene comunemente indagata ha prevalenza 0,9/1000).

Non si identificano in altro modo in epoca prenatale.

Nel caso la paziente risultasse portatrice sana di una malattia, il controllo si estenderebbe al partner: successivamente al risultato di entrambi i partners portatori, si accederebbe a una tecnica invasiva di controllo sul feto.

LE MALATTIE PIU’ FREQUENTI

Fibrosi Cistica

La Fibrosi Cistica è una malattia comune in quanto interessa 1:2500 sia maschi che femmine, in genere è grave, presente dalla nascita.

Si eredita dai genitori che sono, quasi sempre senza saperlo, portatori sani. A subire il maggiore danno sono i bronchi e i polmoni dove il muco tende a ristagnare, generando infezione e infiammazione che, nel tempo, portano all’insufficienza respiratoria. I danni coinvolgono anche il pancreas, l’intestino, il fegato. Severità e tipo di sintomi possono variare da persona a persona. La sopravvivenza mediana a 40 anni è del 50%.

In Italia c’è un portatore sano ogni 25 persone. Due portatori sani, a ogni gravidanza, hanno il 25% di probabilità di trasmettere la malattia a ciascuno dei figli. La analisi fetale si esegue con prelievo di villi coriali o liquido amniotico.

Atrofia Muscolare Spinale (SMA)

L’Atrofia Muscolare Spinale (SMA) è una malattia neuromuscolare con morte delle cellule nervose del midollo spinale che impartiscono ai muscoli il comando di movimento; è molto invalidante e con aspettative di vita ridotte.

La SMA colpisce circa 1:10.000 nati e costituisce la più comune causa genetica di morte infantile.

In Italia c’è un portatore sano ogni 50 persone. Due portatori sani, a ogni gravidanza, hanno il 25% di probabilità di trasmettere la malattia a ciascuno dei figli. La analisi fetale si esegue con prelievo di villi coriali o liquido amniotico.

Sindrome X fragile (FRAX)

La Sindrome X fragile (FRAX) o Martin Bell è la forma più comune di ritardo mentale dopo la sindrome di Down, in quanto interessa 1:1250 maschi e 1:2000 femmine.

Si tratta di una malattia ereditaria causata dall’alterazione di un gene situato nel cromosoma X (ripetizioni basi CGG) solitamente della mamma che può essere trasmessa al feto.

I sintomi principali sono  ritardo mentale medio (IQ  50/70) a volte con comportamento autistico, La mamma può avere la pre-mutazione quindi essere portatrice sana e causare la malattia nel feto.

La analisi fetale si esegue con prelievo di villi coriali o liquido amniotico.

300 Malattie Genetiche

Alle tre malattie genetiche descritte se ne possono aggiungere molte altre, di varia gravità, sempre a insorgenza precoce. Le moderne tecniche di sequenziamento genetico consentono di studiare 300 geni che possono causare malattie trasmissibili al feto.

Anche qui un solo prelievo di sangue è necessario per lo studio completo.

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Il Genetista Risponde

I test NIPT sul DNA  sono test genetici.

La procedura prevede un colloquio  preliminare con il Genetista, momento necessario a comprendere le caratteristiche dei test, le performance cliniche ed eventuali limiti. Per approfondimenti:

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Tampone Rapido Covid 19 a Parma

TAMPONE RAPIDO COVID-19 | Presso il Centro Medi Saluser di Parma

Presso la nostra struttura, oltre al tampone molecolare, è possibile eseguire il TAMPONE ANTIGENICO RAPIDO Covid 19, per la ricerca delle antigene del virus Sars Cov-2.  Si tratta di un tampone rinofaringeo il cui esito è disponibile in 15 minuti.

Occorre sottolineare che l’eventuale esito positivo darà luogo alla segnalazione agli Uffici di Igiene Pubblica Ausl di riferimento, al fine della programmazione del tampone molecolare di conferma. Il paziente dovrà osservare un periodo di isolamento fino all’esito del tampone molecolare stesso, che potrà essere eseguito privatamente anche presso la nostra struttura.

Per prenotazioni e informazioni prego contattare la nostra segreteria allo 0521-234181/200698

La Direzione Sanitaria della nostra Struttura ha l’obbligo di comunicare i dati identificativi delle persone risultate positive, al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’AUSL di competenza territoriale, ai sensi delle Delibere di Giunta RER n° 350/16.04.2020 e n° 475/11.05. Sarà compito del Servizio di Igiene-Sanità Pubblica contattare i soggetti positivi per pianificare la sorveglianza ed i tamponi di guarigione.

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Tampone Covid 19 a Parma

TAMPONE molecolare COVID-19 | Presso il Centro Medi Saluser di Parma

Al Centro Medi Saluser di Parma si effettua il tampone rino-faringeo per l’individuazione del Covid-19Il test diagnostico basato sul metodo Real Time PCR rileva la presenza del virus prima che sia stato eliminato dal sistema immunitario. Il test è in grado di identificare il virus nel tratto rinofaringeo rilevando la presenza del materiale genetico (RNA) del virus SARS-CoV-2 contenuto nel campione.

COME SI EFFETTUA IL TAMPONE

La procedura consiste nel prelievo di muco dall’oro-rino-faringe, mediante dispositivo costituito da un “sottilissimo bastoncino ovattato”. Il rinofaringe infatti è posto in profondità dietro il naso ed è la porzione superiore della faringe che si divide dall’alto in basso in rino, oro e ipofaringe. Per essere raggiunto, è necessario far avanzare il tampone nelle fosse nasali perpendicolarmente al volto del paziente, appoggiandolo al pavimento delle fosse nasali, per una lunghezza media da 6 a 8 cm (per questo motivo verrete invitati a reclinare la testa all’indietro). Verrà scelta la narice da dove il paziente respira meglio. Il tampone verrà inserito nella narice per una lunghezza di 6-8 cm, fino a che questo non incontra una resistenza e si arresta (parete posteriore rinofaringe).

Qui viene ruotato delicatamente in senso orario e antiorario e lasciato in sede per alcuni secondi. La procedura può essere eseguita anche in età pediatrica tenendo conto delle diversità anatomiche, è rapidissima e non invasivapuò talvolta generare un leggerissimo fastidio al contatto, che regredisce rapidamente. Il personale sanitario che eseguirà il tampone è dotato di tutti i DPI.

QUANDO E’ OPPORTUNO EFFETTUARE IL TAMPONE

Il tampone molecolare per l’individuazione del Covid-19 è un test tempo dipendente, che va eseguito nei tempi giusti, preferibilmente dalla prima settimana d’infezione (nei contatti stretti non prima di 10-12 giorni dall’ultimo contatto con un positivo certo, nei pazienti sintomatici da 2 a 5 giorni dopo la comparsa dei sintomi). I tamponi molecolari, sensibili anche per cariche virali relativamente basse, possono anticipare la diagnosi di pochi giorni rispetto a quelli antigenici.

“Nel caso di positività asintomatica, la riammissione in comunità sarà a seguito dell’esito negativo del tampone molecolare: non appena il primo tampone sarà negativo l’isolamento sarà finito ed il soggetto potrà tornare in comunità. In caso di positività sintomatica è possibile rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa dei sintomi accompagnato da un test molecolare con riscontro negativo eseguito dopo almeno 3 giorni senza sintomi (10 giorni, di cui almeno 3 giorni senza sintomi + test). Per ultimo, in caso, poi, di positività asintomatica con il tampone molecolare che non si negativizza, dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi, si potrà interrompere l’isolamento  (fonte: Circolare n. 32850 del Ministero della Salute – 12 Ottobre 2020 – disponibile a questo link ).

IN CASO DI ESITO POSITIVO

La Direzione Sanitaria della nostra Struttura è obbligata ad indicare i dati identificativi delle persone risultate positive al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’AUSL di competenza territoriale, ai sensi delle Delibere di Giunta RER n° 350/16.04.2020 e n° 475/11.05. Sarà successivamente compito del Servizio di Igiene-Sanità Pubblica contattare i soggetti positivi per pianificare sorveglianza e tamponi di guarigione.

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Medi Saluser è un Punto Prelievi autorizzato dalla Regione Emilia Romagna per test sierologici Covid 19

 

Le nostre possibilità:

TAMPONI

TAMPONE ANTIGENICO RAPIDO Covid 19

Rinofaringeo, per la rilevazione della presenza dell’antigene del virus SARS COV-2.

Esito in 15 minuti

Indispensabile la prenotazione

TAMPONE RINOFARINGEO MOLECOLARE

Real Time PCR per la rilevazione della presenza del virus SARS-CoV-2.

 Risultati in 24-48 ore

Indispensabile la prenotazione e la richiesta del medico di fiducia

TEST SIEROLOGICI

TEST SIEROLOGICO DA SANGUE PERIFERICO

Si tratta di un test qualitativo immunocromatografico che rileva la presenza degli anticorpi IgG e IgM senza però quantificarla.

Si esegue attraverso un prelievo di sangue periferico (puntura del dito) e consente un referto pressoché immediato (15 minuti)

TEST SIEROLOGICO DA SANGUE VENOSO – Chemiluminescenza/Elisa

Si tratta di un esame semiquantitativo che rileva e quantifica la presenza degli anticorpi IgG e IgA/IgM.

Si esegue attraverso un prelievo di sangue venoso. Il referto è disponibile in 3/5 giorni.

Il servizio è rivolto sia a privati che ad aziende

(Disponibilità all’effettuazione del servizio presso le Sedi Aziendali)

 

 

 

 

 

 

 

 

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COVID-19 La Parola all’Infettivologo

Prof. Giacomo Magnani

Infettivologo presso MEDI SALUSER

Già Direttore Dipartimento Malattie Infettive Arcispedale S.Maria Nuova di Reggio Emilia

 

  1. Che cos’è un coronavirus?

I Coronavirus (CoV) sono una numerosa famiglia di virus, identificati a metà degli anni ’60, in grado di infettare in modo specifico l’uomo ed alcuni animali (inclusi uccelli e mammiferi). Nell’uomo causano manifestazioni respiratorie generalmente di lieve entità, come il comune raffreddore ed in rari casi infezioni severe delle vie respiratorie inferiori, come la polmonite.

Nell’ultimo decennio, alcuni ceppi di coronavirus di origine animale sono riusciti a fare un salto di specie e si sono adattati rapidamente all’uomo, dando origine a focolai epidemici mondiali, caratterizzati da manifestazioni polmonari severe, come la Severe Acute Respiratory Syndrome (SARS) nel 2003, la Middle East Respiratory Syndrome (MERS) nel 2012 e recentemente la Coronavirus Disease-19 (COVID-19) originata nel dicembre 2019 nella provincia dell’Hubei in Cina.

  1. Che cos’è il nuovo coronavirus denominato SARS-COV-2?

E’ il nuovo ceppo di coronavirus, mai identificato in precedenza nell’uomo, prima di essere segnalato nel dicembre 2019, nella città di Wuhan in Cina, che per la stretta correlazione genetica e le manifestazioni polmonari simili del virus della SARS 2003 è stato denominato SARS-CoV-2 (“Sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2”). La malattia provocata dal SARS-COV-2 è stata definita “COVID-19” (dove “CO” sta per corona, “VI” per virus, “D” per disease e “19” indica l’anno in cui si è manifestata).

  1. Il nuovo coronavirus è lo stesso della SARS?

No. Il nuovo coronavirus che causa la COVID-19 ed il virus della SARS 2003 sono diversi, anche se affini geneticamente. Inoltre la COVID-19 rispetto alla SARS 2003 ha una minore mortalità (2.9% vs 10%), ma è molto più contagiosa. Il numero di nuovi casi di infezione prodotta da una persona infetta nel periodo di contagiosità, in una popolazione interamente suscettibile sono stimati di 3.8 vs 2.  Dal 2003 non sono più stati osservati focolai epidemici di SARS nel mondo.

  1. Perchè è comparso questo nuovo coronavirus?

La comparsa di nuovi virus patogeni per l’uomo, precedentemente circolanti solo nel mondo animale, è un fenomeno ampiamente conosciuto (chiamato spillover o salto di specie) e si pensa che possa essere alla base dell’emersione del SARS-CoV-2. Al momento la comunità scientifica sta cercando di identificare la fonte animale di questo nuovo coronavirus. L’ipotesi più verosimile è che il serbatoio animale sia costituito da alcune specie di pipistrelli presenti in Cina, mentre non è noto l’ospite intermedio in cui si sarebbe adattato il virus prima di infettare l’uomo.

  1. Come si trasmette il nuovo coronavirus?

La trasmissione è esclusivamente interumana. Le persone acquisiscono il nuovo coronavirus da altre persone infette. La via principale di trasmissione è costituita dalle goccioline del respiro (“droplets”) emesse con il parlare, tossire e starnutire. Dal momento che la distanza raggiunta dalle droplets non supera 1 metro, è importante mantenere questa distanza con una persona che presenta febbre o sintomi respiratori acuti. Le droplets infette possono anche depositarsi su oggetti e superfici inerti, dove il nuovo coronavirus può rimanere vitale da diverse ore ad alcuni giorni. Una persona che tocchi tali oggetti o superfici o abbia un contatto diretto con un soggetto infetto (ad es. stretta di mano) e porta successivamente le mani (non ancora lavate) agli occhi, al naso ed alla bocca può infettarsi. Per cui è importante lavarsi le mani frequentemente, comunque dopo ogni contatto a rischio, con acqua e sapone antisettico per almeno 60 sec. o frizionarle con soluzioni alcoliche per 30 sec.

  1. Quanto persiste su oggetti e superfici inanimate il nuovo coronavirus

Non è certo per quanto tempo il nuovo coronavirus sopravviva sulle superfici, ma sembra comportarsi come altri coronavirus. Gli studi suggeriscono che i coronavirus (comprese le informazioni preliminari sul SARS-COV-19) possono persistere sulla superficie per alcune ore o fino a diversi giorni, a seconda delle diverse condizioni (ad es. tipo di superficie, temperatura o umidità dell’ambiente). Se si ritiene che una superficie possa essere contaminata, va pulita con un disinfettante a base di cloro ed alcol per uccidere il virus, facendo attenzione a non contaminarsi. Durante la pulizia vanno indossati eventualmente dei guanti, avendo cura di non toccarsi naso, bocca ed occhi.  Al termine dell’operazione, vanno lavate le mani con acqua e sapone o soluzione alcolica. Per gli operatori del settore, oltre all’uso dei guanti, può essere indicato indossare una mascherina idrorepellente. Guanti e mascherina, immediatamente dopo l’uso, vanno gettati in un contenitore chiuso, avendo cura, come già detto, di rilavarsi le mani

  1. E’ necessario mettersi una mascherina per proteggersi?

La mascherina, di norma, dovrebbe essere idrorepellente e va indossata solo se il soggetto è infetto o ha sintomi respiratori acuti (specialmente febbre e tosse) o si prende cura di qualcuno che potrebbe avere una infezione da nuovo coronavirus. La maschera monouso può essere utilizzata una sola volta. Se il soggetto non è malato o non si prende cura di qualcuno che lo sia, allora sta sprecando una maschera. C’è una carenza mondiale di maschere, quindi l’OMS esorta le persone a usare saggiamente le maschere.

Il modo più efficace di proteggere se stessi e gli altri dal nuovo coronavirus è quello di lavarsi frequentemente le mani, ed, in caso di tosse o starnuto, coprirsi la bocca ed il naso con il gomito flesso oppure usare un fazzoletto usa e getta, nonchè mantenere una distanza di almeno 1 metro dalle persone che tossiscono o starnutiscono.

  1. Come indossare, usare, togliere ed eliminare la mascherina

Come sottolineato al punto 6, la mascherina deve essere utilizzata solo dagli operatori sanitari, da chi si prende cura di persone infette, e da chi ha segni di infezione delle vie respiratorie (in particolare tosse e febbre).

Come indossare la mascherina:

  • Disinfettate le mani con un detergente a base di alcool o con sapone e acqua prima di toccare la mascherina.
  • Ispezionare la mascherina per valutare l’eventuale presenza di lacerazioni o buchi.
  • Assicurarsi che il lato corretto della maschera sia rivolto verso l’esterno (generalmente il lato colorato).
  • Appoggiare la maschera sul viso. Stringere la striscia di metallo o il bordo rigido superiore della maschera in modo che si adatti alla forma del naso.
  • Abbassare il fondo della maschera in modo che copra la bocca e il mento.

Come rimuovere ed eliminare la mascherina:

  • Rimuovere gli occhielli elastici da dietro le orecchie, mantenendo la maschera lontano dal viso e dai vestiti, per evitare di toccare le superfici potenzialmente contaminate della maschera.
  • Gettare la maschera in un contenitore chiuso immediatamente dopo l’uso.
  • Effettuare l’igiene delle mani, dopo aver toccato o gettato la maschera, con acqua e sapone antisettico o soluzione alcolica.
  1. Una persona asintomatica infetta può trasmettere ill nuovo coronavirus?

Si, ma il rischio è basso. La a concentrazione di virus nelle secrezioni respiratorie dei soggetti asintomatici è marcatamente inferiore a quella presenti nei secreti delle persone con malattia pienamente espressa. Il rischio di prendersi l’infezione da un soggetto asintomatico è pertanto bassa. Tuttavia, molte persone infettate dal nuovo coronavirus hanno sintomi molto lievi, spesso clinicamente non ben identificabili, specie nelle fasi iniziali della malattia.  E’ pertanto possibile acquisire l’infezione anche da qualcuno senza apparenti sintomi o con sintomi simili ad un lieve raffreddore e che non si sente male.

  1. Gli animali domestici possono trasmettere il nuovo coronavirus?

No. Non vi è alcuna evidenza che gli animali da compagnia, quali cani e gatti, o altri animali domestici, possano contrarre l’infezione o possano diffonderla.

  1. Il cibo può essere veicolo di contagio?

No. Normalmente le malattie respiratorie non si tramettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto fra alimenti crudi e cotti.

  1. E’ sicuro ricevere pacchi o merci da zone dove sia originata o attiva l’epidemia?

Si, è sicuro. L’OMS ha dichiarato che le persone che ricevono pacchi non sono a rischio di contrarre il nuovo Coronavirus, perché non è in grado di sopravvivere a lungo sulle superfici.

  1. Misure fondamentali di prevenzione
  • Lavarsi spesso le mani
  • Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute
  • Non toccarsi naso, bocca ed occhi con le mani
  • Coprire bocca e naso se si starnutisce o si tossisce
  • Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol
  • Usare la mascherina solo si si è un operatore sanitario, si assistono persone malate, si sospetta di essere malati.

Nelle zone in cui è in atto l’epidemia è raccomandato di non uscire dalla propria abitazione, al di fuori dei casi di stretta necessità, e di evitare luoghi affollati, nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno 1 metro, soprattutto ai seguenti soggetti:

  • persone anziane
  • persone affette da patologie croniche
  • persone con multimorbilità
  • persone che abbiano stati di immunodepressione congenita o acquisita.
  1. Quali sono i sintomi della malattia da nuovo coronavirus

I sintomi più comuni della malattia da nuovo coronavirus (COVID-19) sono febbre, stanchezza e tosse secca. Alcuni pazienti possono presentare dolori muscolari, congestione e scolo nasale, mal di gola o diarrea. Questi sintomi sono generalmente lievi e iniziano gradualmente. Alcune persone si infettano ma non sviluppano alcun sintomo e non si sentono male. Circa l’80% delle persone guarisce dalla malattia senza bisogno di cure speciali. Circa il 10-12% delle persone che si infettano con il nuovo coronavirus si ammala gravemente e sviluppa difficoltà respiratorie tanto da richiedere l’invio in terapia intensiva.

Le persone anziane e quelle con problemi medici sottostanti come ipertensione, problemi cardiaci o diabete, hanno maggiori probabilità di sviluppare malattie gravi.  Mentre i soggetti giovani ed in particolare i bambini non sembrano sviluppare quadri severi, tali da richiedere il ricorso a cure mediche. Il tasso di mortalità è al momento circa del 2.9%, molto più alto tuttavia nelle persone anziane.

  1. Quanto dura il periodo di incubazione dell’infezione?

Il periodo di incubazione rappresenta il periodo di tempo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici. Si stima che vari fra 2 e 14 giorni, con una media di 5 giorni.

  1. Come è possibile diagnosticare la presenza del nuovo coronavirus?

Mediante tampone rino-faringeo, effettuato da personale sanitario ospedaliero o dei servizi di Igiene Pubblica delle AUSL, che verrà inviato ai Laboratori di riferimento regionali e/o nazionali. L’identificazione del virus sui tamponi avviene mediante tecniche di biologia molecolare (Real PCR), seguendo protocolli raccomandati dall’OMS.

  1. Chi deve sottoporsi al test diagnostico mediante tampone naso-faringeo?

Le indicazioni emanate dal Ministero della Salute, basate sulle evidenze scientifiche finora disponibili, raccomandano l’esecuzione del tampone rino-faringeo solo nei casi sintomatici (ILI=sindrome simil-influenzale, ARDS= sindrome da distress respiratorio, SARI= infezione respiratoria acuta grave) con criterio epidemiologico, riferito a soggiorno in aree epidemiche o al contatto con soggetti, con accertata infezione da nuovo coronavirus, nei 14 giorni precedenti la comparsa dei sintomi.

  1. E’ possibile sottoporsi privatamente al test diagnostico per il nuovo coronavirus?

No. Non esistono al momento kit commerciali per la diagnosi microbiologica di infezione da nuovo coronavirus. I test vengono effettuati esclusivamente nei laboratori di riferimento Regionale.

  1. Che cosa fare in caso di sintomi influenzali e soggiorno in area a rischio o sospetto contatto stretto e prolungato con un malato con infezione da nuovo coronavirus, nei 14 giorni precedenti?

Si raccomanda di non recarsi nei pronto soccorso, ma di chiamare al telefono il proprio medico di famiglia o il pediatra di libera scelta. Oppure di chiamare il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’AUSL di Parma tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore 20.00. E’ possibile contattare anche il numero verde della Regione Emilia Romagna: 800 033 033 o di altra Regione di residenza numero verde o il numero verde 1500 del Ministero della Salute per informazioni e richieste. Utilizzare i numeri di emergenza 112/118 soltanto se strettamente necessario.

20. Gli antibiotici sono efficaci nel prevenire e nel trattare il nuovo coronavirus

No. Gli antibiotici non sono attivi contro i virus, funzionano solo su infezioni batteriche. COVID-19 è causato da un virus, quindi gli antibiotici non funzionano. Gli antibiotici non devono essere usati come mezzo di prevenzione o trattamento di COVID-19. Dovrebbero essere usati solo come indicato da un medico per il trattamento di una eventuale infezione batterica che si sovrapponga a quella del coronavirus.

  1. Esiste un vaccino o un trattamento farmacologico per il nuovo coronavirus?

No. Essendo una malattia nuova, non esiste ancora un vaccino e, per realizzarne uno ad hoc, i tempi possono essere anche relativamente lunghi (si stima 12-18 mesi). Non esiste neppure un trattamento farmacologico specifico. Vengono utilizzati attualmente, nelle forme più gravi, combinazioni di farmaci (lopinavir/ritonavir, clorochina, idrossiclorochina, remdesevir) già sperimentati in altre patologie. La terapia di supporto (ad es. rianimatoria), grazie alla quale guarisce la maggior parte dei pazienti ricoverati, rimane attualmente l’unico presidio efficace.

22. Indicazione per chi viaggia all’estero 

Chi viaggia all’estero può trovare utili informazioni nel sito Viaggiare sicuri del Ministero degli Affari Esteri. Per tutte le persone che rientrano dai viaggi dalle zone a rischio negli ultimi 14 giorni c’è obbligo di isolamento domiciliare fiduciario e di comunicazione al Dipartimento di prevenzione della propria ASL Dipartimento di Sanità Pubblica dell’AUSL di Parma al numero 3371686819/ 3396860645 attivo tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore 20.00. Vedi anche la sezione Viaggi.

  1. Dove posso trovare altre informazioni e numeri utili

Informazioni sull’andamento dell’epidemia sono disponibili sul sito dell’OMS e sul sito del ministero  e sul sito Epicentro dell’Istituto Superiore di Sanità – Epicentro.

Il Ministero della Salute ha realizzato un sito dedicato al nuovo coronavirus: www.salute.gov.it/nuovocoronavirus.

Le informazioni utili per le Istituzioni scolastiche, le Università, le Istituzioni dell’Alta formazione Artistica, Musicale e Coreutica sul Coronavirus si possono trovare nella pagina dedicata del Ministero dell’Università e Ricerca e del Ministero dell’Istruzione.

I dati sull’andamento dell’epidemia sono resi noti alle 18 di ogni giorno dalla Protezione Civile e pubblicati anche nelle pagine dedicate Situazione in Italia  e Situazione nel mondo del sito del Ministero.

 

 

 

 

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Nuova Apparecchiatura di Risonanza Magnetica 1,5 T (alto campo)

Modernissima apparecchiatura ad alto campo prodotta da Philips che abbina ottime prestazioni di imaging ad ottimo comfort.  Particolarmente compatta, veloce, installata in ambiente con luci ed immagini per il rilassamento del paziente; consente l’ascolto di musica durante l’esecuzione degli esami.

Per maggiori informazioni accedi alla sezione Diagnostica per Immagini del Centro Medi Saluser cliccando qui.

 

 

 

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Trattamento capillari, teleangectasie, eritrosi, angiomi con Laser Neodimio Yag

 

Il laser Neodimio Yag (ND-Yag) è indicato in particolare nel trattamento di lesioni vascolari di diversa origine (capillari, telangectasie, emangiomi, eritrosi, etc.) nell’area del viso, del tronco e delle gambe.

Il laser ND-Yag attualmente viene considerato il miglior sistema per i problemi estetici di origine vascolare.

Un sistema di raffreddamento integrato permette di ridurre al minimo il discomfort durante la seduta che quindi è sempre ben tollerata.

 

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  • Numero di sedute: 1-3 in considerazione del numero di lesioni da trattare
  • Nessun discomfort post-seduta

 

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Epilazione laser permanente con alexandrite

 L’eccellenza per chi vuole una epilazione definitiva

L‘epilazione laser con alexandrite innesca un processo di distruzione del pelo completamente indolore per il paziente e senza effetti collaterali, quali bruciature o discromie, anche nei fototipi più scuri. Per questo si ottiene un risultato permanente e si può parlare di epilazione laser definitiva in totale sicurezza.

Scegliere l’epilazione laser permanente con alexandrite significa ottenere il risultato desiderato ed avere una pelle sempre liscia e perfetta senza follicoliti o peli incarniti.

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Questa tecnologia offre ai pazienti la migliore soluzione per un’epilazione definitiva:

  • Numero di sedute: 5-6
  • Nessun discomfort post- seduta
  • Possibilità di trattare ogni zona del corpo

 

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Riabilitazione del Pavimento Pelvico

 

Cos’è il pavimento pelvico

Il pavimento pelvico è un’amaca muscolo-tendinea posizionata fra pube e coccige/sacro; questa coppa muscolare svolge tantissime funzioni: prima di tutto sostiene e contiene i nostri organi endo-addominali ed endo-pelvici, sostiene il nostro peso, le nostre pressioni endo-addominali, permette alcune funzioni vitali fondamentali (minzione, evacuazione, riproduzione, parto, sessualità) e garantisce un perfetto funzionamento di queste ultime se non danneggiato.

 

Come si può aiutare il pavimento pelvico:

– preparazione del perineo al parto a scopo di prevenire lacerazioni importanti o eventuale utilizzo di episiotomia,

– recupero della continenza urinaria e/o fecale,

– trattamento di dolore pelvico cronico/vulvodinia o dolore durante i rapporti,

– rieducazione perineale, consigliata prima e dopo interventi ginecologici e come ausilio in caso di prolasso di organi pelvici.

 

Come ci accorgiamo che qualcosa non va

Dolore o bruciore durante i rapporti, dolore costante quando si corre, si salta, si tossisce, si starnutisce,  quando si perdono piccole quantità di urina durante piccoli sforzi, quando si soffre di emorroidi o di stitichezza, e quando è necessario correre urgentemente in bagno per urinare.

https://medisaluser.com/servizi/riabilitazione-del-pavimento-pelvico/

 

L’Ost. Francesca Rolli della divisione Saluser è Specialista nella Riabilitazione del Pavimento Pelvico

Per informazioni e appuntamenti 0521/234181 – 0521/200698

 

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