Pacchetti Prevenzione

PREVENZIONE OCULARE

La presbiopia colpisce tutti dopo i 40 anni: questo è un buon momento per valutare la salute dell’occhio ed escludere le principali malattie.

IL CHECK-UP COMPRENDE

Visita oculistica
Campo visivo
OCT

D.ssa Rinaldi, oculista: «Dopo i quarant’anni è consigliato a tutti uno screening»

Dopo i 40 – 45 anni, non è difficile imbattersi in persone che per riuscire a leggere da vicino, cominciano ad allontanare dagli occhi cellulare e giornale, per non parlare delle etichette sugli alimenti…
Si chiama presbiopia e, prima o poi, colpisce tutti. È l’evoluzione naturale della vista, anche lei invecchia con noi e gli occhi faticano a mettere a fuoco nella visione da vicino.  «Quello è un buon momento per cominciare a fare una visita di controllo, anche perché prima o poi il braccio non basta più e bisogna arrendersi agli occhiali – spiega Chiara Rinaldi, specialista in oftalmologia -. È molto frequente che quella sia la prima visita oculistica per persone che hanno sempre visto bene, ma è un’occasione per analizzare lo stato di salute dell’occhio ed escludere le principali malattie. Cosa che riusciamo a fare con una visita oculistica e con due semplici esami non invasivi, ossia l’esame del campo visivo e l’OCT. Naturalmente questo vale per chi ha sempre visto bene, ma chi ha familiarità con le patologie dell’occhio deve sottoporsi molto presto a controlli, a volte anche in età pediatrica».

L’esame del campo visivo permette d’individuare, fra l’altro, una patologia chiamata glaucoma, che consiste in un’alterazione della pressione oculare e può portare a sofferenza del nervo ottico e compromissioni del campo visivo di gravità variabile, fino alla cecità, se non diagnosticata tempestivamente. «È una malattia asintomatica ad andamento lento: è detta il ladro silenzioso della vista perché agisce sul campo visivo periferico, mentre la visione centrale è conservata fino agli stadi più avanzati della malattia, per questo non ci accorgiamo tempestivamente del problema – spiega la dottoressa Rinaldi».

Con l’OCT (tomografia a coerenza ottica) invece si valuta lo stato di salute della retina, e in particolare della zona centrale, la macula. «È un esame molto sofisticato, un grande passo avanti nel capitolo della medicina preventiva e assolutamente innocuo e indolore per il paziente che si limita a fissare una mira luminosa. Assomiglia una Tac ad alta risoluzione poiché ci permette di sezionare la retina e di diagnosticare presto le maculopatie, una serie molto ampia di malattie di diversa gravità e sintomi». La vita di oggi è molto cambiata rispetto a quella di cinquant’anni fa e chiediamo sempre di più ai nostri occhi; il lavoro di ‘scrivania’ con tempi prolungati davanti al computer fa sforzare la nostra vista e anche i difetti più modesti come lievi ipermetropie, oggi possono causare disturbi astenopeici cioè dovuti all’affaticamento visivo.