Pacchetti Prevenzione

PREVENZIONE UOMO

Le principali malattie sono asintomatiche, i controlli periodici sono fondamentali per la diagnosi precoce, dai 45 anni in su.

IL CHECK-UP COMPRENDE

Visita urologica con ecografia
Esame delle urine
Uroflussometria
Esame del sangue (PSA)

Prof. Potenzoni: «Le principali malattie sono asintomatiche, i controlli periodici sono fondamentali»

Nell’uomo con più di 50 anni la forma di tumore più frequente è quello alla prostata, ma non è l’unica patologia che può causare problemi, fra le più diffuse ci sono l’adenoma (iperplasia prostatica benigna) e la prostatite.

«Dai 45 anni in su – spiega Michele Potenzoni, urologo – è importante fare una visita completa, almeno una volta all’anno. Perché molte delle malattie che colpiscono l’uomo sono asintomatiche, non danno segnali e non c’è modo di scoprirle se non facendo degli esami specifici, che fra l’altro non sono invasivi. Basta veramente poco per diagnosticarle e curarle, perché è importante sottolineare che oggi le terapie sono veramente efficaci, certo, prima si fa una diagnosi, meglio è».

Perché è importante una visita dopo i 45 anni?
«Con l’età la prostata tende naturalmente ad aumentare il proprio volume – spiega Potenzoni – e, vista la particolare posizione in cui si trova, alla base della vescica, prossima al tratto iniziale dell’uretra, tende a creare ostruzioni e a impedire il completo svuotamento della vescica. Il ristagno delle urine a sua volta può provocare infezioni, calcoli o situazioni ancora più pericolose. Ci sono però dei farmaci per curare l’adenoma che funzionano, altrimenti si ricorre alla chirurgia per via endoscopica. Oggi l’EAU, l’Associazione Europea Urologi, indica come linee guida l’utilizzo dell’Holep, una procedura per l’enucleazione dell’adenoma prostatico, con un laser di ultima generazione».

Quali sono gli esami che possono aiutare a diagnosticare le principali malattie?
«L’uroflussometria, ossia la valutazione del flusso urinario con valutazione del residuo, un esame delle urine con uro coltura, un esame del sangue per determinare i livelli di PSA (antigene specifico della prostata) e testosterone, l’esplorazione della prostata e un’ecografia, in caso di sospetto di tumore naturalmente anche una biopsia. Sono esami davvero semplici che permettono di valutare precocemente l’insorgenza di una patologia e quindi di intervenire tempestivamente con i farmaci».

Ci sono poi altre patologie importanti che l’urologo può curare come la disfunzione erettile o l’eiaculazione precoce.
«Sono problemi di tipo vascolare che non vanno mai sottovalutati, anche perché possono nascondere o precedere problemi più seri, come l’infarto o l’ictus. Altre malattie importanti ma risolvibili sono il varicocele, che riduce la capacità fertile dell’uomo e il tumore del testicolo. Un tempo quando ancora c’era l’obbligo di leva, agli uomini veniva fatto uno screening completo a 18 anni, c’era quindi modo d’intervenire tempestivamente, oggi se ne occupano i pediatri che però hanno in cura i ragazzi fino a 14 anni».

Prevenire dunque è importante anche se molti uomini tendono a sottovalutare queste problematiche, ci sono ancora diverse riluttanze rispetto all’idea di affrontare una visita urologica, soprattutto nei più giovani. Ma conoscere tempestivamente, con uno screening completo, il proprio stato di salute può contribuire a far vivere meglio; come nel caso dell’infertilità, un terzo della responsabilità, infatti, è attribuibile all’uomo, un terzo alla donna e un terzo a entrambe, cioè si tratta di un insieme di fattori concomitanti.