SENOLOGIA
E’ l’elemento base in senologia clinica, fornisce la guida alla esecuzione dei vari accertamenti diagnostici ed è l’occasione per affrontare con la donna il problema del tumore della mammella. Inizia con la raccolta da parte del medico senologo di una serie di informazioni volte a:
1) valutare i fattori di rischio presenti nella storia della donna che serviranno per definire la sua categoria di rischio
2) capire il motivo della visita, se si tratta di un semplice controllo o se invece viene segnalato un sintomo
Il medico procede con l’esame clinico completo del seno. Questo tipo di esame da solo non è spesso sufficiente a formulare una diagnosi precisa, ma è sicuramente utile per chiarire situazioni sospette e per orientare nella scelta dei successivi esami diagnostici. In base ad una serie di fattori (risultato della visita senologica, motivo della visita, età della donna e categoria di rischio), possono essere consigliati ulteriori esami diagnostici. Se viene posta indicazione ad ecografia mammaria o ad esame citologico (su secrezione capezzolo o agoaspirato di nodulo) il medico procede con tali accertamenti nel corso della visita stessa. Se indicazione a mammografia questa viene consigliata e, se la donna lo desidera, programmata.
Al termine degli accertamenti:
– se non emergono problemi, il medico dà consigli sui futuri controlli, informa su come sia possibile ridurre il rischio di ammalarsi di tumore mammario e, qualora vi siano le indicazioni, consiglia una consulenza genetico-oncologica
– se invece emergono anomalie consiglia il successivo percorso diagnostico-terapeutico
L’ecografia è un esame indolore e del tutto innocuo dal punto di vista biologico, impiega infatti ultrasuoni e non espone a radiazioni. Non vi sono indicazioni al suo uso come esame di screening. E’ invece un esame estremamente utile quale complemento della visita senologica e della mammografia.
Serve per approfondire reperti clinici e mammografici, rilevare la presenza di un nodulo e studiarne la consistenza, solida o liquida, definendone la natura benigna, dubbia, maligna.
Nei seni densi può evidenziare eventuali alterazioni risultando spesso più accurata ed appropriata della stessa mammografia. Rappresenta l’accertamento diagnostico di primo livello nelle donne giovani ( che hanno naturalmente un seno più denso), nelle donne in gravidanza o in allattamento, nella valutazione degli impianti protesici, nelle flogosi, nei traumi e in presenza di mastodinia
In caso di riscontro di un’obiettività può essere utilizzata per un prelievo citologico su guida ecografica
L’agoaspirato è un esame durante il quale si preleva con un ago sottile un campione di cellule da un nodulo mammario che servirà per un esame citologico.
Presso la nostra struttura può essere eseguito sia su un nodulo riscontrato in corso di visita senologica sia su un nodulo rilevato dall’ecografia.
Il materiale per l’esame citologico, raccolto direttamente dal capezzolo (in caso di secrezioni o lesioni erosive) o tramite la manovra di agoaspirato mammario (in caso di riscontro di un nodulo), viene inviato direttamente al laboratorio dove, dopo adeguata colorazione, viene fatta diagnosi citologica. La diagnosi citologica viene poi consegnata alla donna dal medico senologo che fornirà tutte le relative informazioni.
I test di questa sezione sono stati messi a disposizione e revisionati dalla Dott.ssa Beatrice Di Blasio.